I fisici

di Friedrich Durrenmatt

21 PUNTI SU “I FISICI”

1. Io non parto da una tesi, bensì da una storia.
2. Se si parte da una storia, bisogna pensarla fino alla sua estrema conclusione.
3. Una storia è pensata fino alla sua estrema conclusione quando ha preso il peggiore sviluppo possibile.
4. Il peggiore sviluppo possibile non si può prevedere. Avviene per caso.
5. L’arte dell’autore drammatico consiste nel far intervenire il caso nell’azione in maniera quanto più efficace possibile.
6. L’azione drammatica si basa sugli esseri umani.
7. Nell’azione drammatica il caso consiste nel chi incontra per caso chi e dove e quando.
8. Quanto più sistematicamente agiscono gli uomini, tanto più efficacemente può il caso colpirli.
9. Gli uomini che agiscono sistematicamente vogliono raggiungere un determinato obiettivo. Il caso li colpisce nel modo più grave quando raggiungono grazie ad esso il contrario del loro obiettivo, e cioè quel che temono e cercano di evitare (ad esempio: Edipo).
10. Una tale storia è grottesca, ma non assurda (contraria al senso comune).
11. Essa è paradossale.
12. Gli autori drammatici, come i logici, non possono evitare il paradosso.
13. I fisici, come i logici, non possono evitare il paradosso.
14. Un dramma che tratti di fisici deve essere paradossale.
15. Non può avere per obiettivo il contenuto della fisica ma solo i suoi effetti.
16. Il contenuto della fisica riguarda solo i fisici, i suoi effetti riguardano tutti.
17. Ciò che riguarda tutti può essere risolto soltanto da tutti.
18. Ogni tentativo del singolo di risolvere per conto suo ciò che riguarda tutti è destinato a fallire.
19. Nel paradosso si rivela la realtà.
20. Chi si trova di fronte al paradosso si espone alla realtà.
21. L’opera drammatica può indurre lo spettatore a esporsi alla realtà, ma non può costringerlo ad affrontarla o addirittura a risolverla.